Alcune neuropatie esordiscono in maniera improvvisa, altre in maniera graduale nell'arco di anni.
I sintomi dipendono dal tipo di fibre nervose interessate (motorie, sensitive, vegetative) e dalla loro localizzazione, ma nella maggior parte dei casi si manifestano con debolezza, formicolii e dolore.
Una lesione dei nervi sensitivi può causare sintomi molto diversi.
Le vasculopatie periferiche sono condizioni cliniche piuttosto frequenti, che interessano prevalentemente i soggetti di sesso maschile.
La patologia delle arterie è costituita dalla arteriosclerosi, morbo di Buerger, dalla arteriopatia diabetica, malattia di Raynaud, connettiviti, etc.
La sintomatologia è diversa nel caso che la patologia vascolare determini insufficienza arteriosa relativa, cioè con insufficienza arteriosa soltanto durante
la marcia od il lavoro muscolare, o assoluta, cioè con apporto arterioso insufficiente al fabbisogno dei tessuti anche in condizioni di riposo.
La lombalgia cronica (mal di schiena) o la cervicalgia sono patologie frequenti e spesso invalidanti.
Possono essere trattate con successo con terapie conservative (riabilitazione e/o terapia farmacologica) o minimamente invasive (blocchi delle faccette articolari, trattamenti in radiofrequenza delle branche nervose, trattamenti di neuromodulazione, distanziatori interspinosi/interfaccettali o in alcuni casi si può utilizzare le stimolazione elettrica sottocutanea).
L'Omotossicologia è una evoluzione della terapia omeopatica, ideata dal medico omeopata tedesco H.H. Reckeweg. L’omotossicologia ha un definito percorso metodologico ed una peculiare strategia terapeutica. L'etimologia del termine omotossicologia, o omeopatia antiomotossica, significa: studio degli effetti delle tossine sull'uomo e relativo trattamento omeopatico.L’omotossicologia, pur affondando le sue radici nell’omeopatia classica, volge lo sguardo alla moderna fisiopatologia ed a questa si rifà in sede di diagnosi.